La cocaina è una delle sostanze stupefacenti più utilizzate dai giovani e non solo: tra le ragioni che spingono ad assumere questo tipo di droga c’è la possibilità di assumerla in via endovenosa, una modalità che riduce al minimo i tempi di assorbimento. Forse proprio per questo, crea una forte dipendenza in tempi relativamente rapidi rispetto ad altre droghe.
Come per altre sostanze stupefacenti, anche la cocaina viene raramente consumata in purezza ma spesso unita ad altri “ingredienti”: il taglio della cocaina svolge una duplice funzione in quanto da una parte è funzionale all’introduzione di elementi capaci di amplificarne l’effetto, e dall’altra permette agli spacciatori di non far percepire a chi acquista questa droga che non si tratta di cocaina purissima. Vediamo quindi quali siano le caratteristiche della cocaina purissima e come riconoscerla.
Cocaina purissima, la struttura chimica
La formula chimica della cocaina purissima è il cloridrato di cocaina, un prodotto che viene sintetizzato in laboratorio da moltissimo tempo. Basti pensare che questo composto veniva impiegato all’inizio del XX secolo in numerose preparazioni utilizzate in ambito medico e medicinale, con lo scopo di anestetizzare il paziente; ancora oggi – in quantità e contesti controllati clinicamente – viene impiegato per interventi chirurgici.
Nonostante in passato fosse una droga parzialmente consentita ben presto venne messa al bando e nel 1914 divenne illegale.
Il cloridrato di cocaina non corrisponde esattamente alla struttura reale della “droga da strada” in quanto, nella maggior parte dei casi, la droga viene tagliata con talchi, zuccheri, fecole o altri elementi che ne diminuiscono la purezza.
Per questo solo in casi rarissimi la cocaina può raggiungere il livello massimo l’98% di purezza, a fronte del circa 30% assunto da quella venduta comunemente. Quando si trova in questa composizione chimica pura, assume il nome di Yen, un termine noto soprattutto nel linguaggio del mercato nero e di contrabbando. Come suggerisce il nome stesso, è la tipologia di cocaina più cara rispetto alle altre e ha un aspetto più luminoso e lucido.
La cocaina purissima viene usualmente venduta in polvere, lo stato che assume naturalmente dal punto di vista chimico: ne consegue che la modalità di assunzione della cocaina purissima è usualmente l’inalazione, anche se non è da escludere che venga iniettata in endovena dopo essere unita all’acqua (il cloridrato di cocaina è particolarmente solubile).
Altri tipi di cocaina, il Crack
Come detto la cocaina purissima può essere reperita raramente e ad un costo molto elevato: costituisce quindi una merce preziosa per coloro che desiderano tagliarla insieme ad altri ingredienti e venderla ad un prezzo notevole, come se fosse in purezza.
Un’alternativa scelta da molti è il crack, una droga che condivide con la cocaina parte della propria composizione chimica: è costituito da cloridrato di cocaina unito a bicarbonato di sodio, etere e ammoniaca. A differenza della cocaina in purezza, viene fumato ed entra rapidamente in circolo, provocando quasi immediatamente euforia. A causa del suo effetto flash non solo causa conseguenze molto più gravi sull’organismo, ma porta più rapidamente alla dipendenza o all’overdose.
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