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TMS Per L’emicrania

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L’emicrania è tra i peggiori dolori debilitanti che si possano affrontare. Può presentarsi come un dolore lancinante che si localizza in un punto specifico della testa, o come un dolore sordo che persiste e non scompare. L’emicrania rende difficile affrontare la giornata, limita la capacità di concentrarsi sul lavoro o sugli incarichi,  preclude l’andare al lavoro, i divertimenti,  affrontare le responsabilità o i piani prestabiliti.

Che cos’è l’emicrania?

L’emicrania colpisce un miliardo di persone in tutto il mondo e può colpire uomini, donne e persino bambini. È uno dei sintomi neurologici più diffusi; colpisce circa l’86% della popolazione almeno una volta nella vita e rappresenta una delle più frequenti cause di accesso al pronto soccorso o di richiesta di visita neurologica. Le due forme più comuni sono la cefalea tensiva e l’emicrania; esistono inoltre altre forme di cefalea come la cefalea a grappolo, la nevralgia del trigemino e le cefalee autonomiche-trigeminali, più rare.

La cefalea tensiva si caratterizza per la presenza di dolore lieve-moderato, spesso diffuso a tutto il cranio con un carattere costrittivo (come una morsa che stringe il capo); spesso si associa a tensione della muscolatura cervicale e ha una durata variabile da qualche ora fino a una settimana; esistono dei fattori scatenanti come lo stress, l’alcol, alcuni cibi e il ciclo mestruale.

Le forme episodiche di cefalea e emicrania sono spesso responsive alla terapia farmacologica. Nelle forme frequenti e croniche è necessario impostare oltre a una terapia di attacco per la fase acuta, una terapia preventiva da assumere quotidianamente allo scopo di diminuire la frequenza e l’intensità degli attacchi e a diminuire il consumo di antinfiammatori/antidolorifici che comportano effetti collaterali severi quando usati cronicamente. Anche i farmaci preventivi (antidepressivi triciclici, beta bloccanti, calcio-antagonisti etc) hanno effetti collaterali che spesso ne limitano l’utilizzo (per esempio l’aumento di peso, i disturbi della sfera sessuale etc).

Quali sono i sintomi di un’emicrania?

Le emicranie sono più di un semplice mal di testa medio in quanto presentano sintomi propri. Possono avere due fasi: prodromica e postdromica.

Fase prodromica

Avviene appena prima  dell’insorgere dell’emicrania. Si percepisce un dolore moderato-severo, che si accompagna a nausea, vomito, fono-fotofobia, solitamente interessa una sola parte del capo, ha un carattere trafittivo o martellante e interferisce con lo svolgimento delle normali attività del quotidiano (il paziente spesso deve rimanere a letto per tutta la durata dell’attacco). La durata varia da qualche ora fino a 3 giorni se non opportunamente trattata. In alcuni casi l’emicrania è preceduta da un’”aura”, cioè un corteo di sintomi visivi (i più frequenti), sensitivi e motori che precedono di circa mezz’ora l’arrivo della cefalea e che riflettono la “cortical spreading depression”, un’onda di depolarizzazione neuronale che si propaga nella corteccia cerebrale in senso postero-anteriore. Questa è la parte più intensa di un attacco di emicrania ed è la più dolorosa a seconda della persona e dei suoi sintomi.

Fase postdromica

Una volta che si raggiunge la fase postdromica, ci si può sentire euforici, addirittura felici, in altri casi ci si sente svuotati ed esausti. Mentre i sintomi che provocano l’attacco di emicrania sembrano scomparire, un mal di testa sordo può ancora persistere. Entrambe le forme possono essere episodiche oppure frequenti (fino a 10 giorni di cefalea in un mese) o croniche (almeno 15 giorni di cefalea al mese). Esiste una componente genetica per cui spesso nelle stesse famiglie più individui soffrono di cefalea. Alla base di tutte le forme di emicrania e cefalea cronica/frequente esiste una “sensitizzazione” delle vie di trasmissione del dolore per cui i neuroni diventano più responsivi e sensibili agli stimoli dolorosi e non-dolorosi. Tale processo interessa i recettori periferici, le vie ascendenti, responsabili della trasmissione delle vie del dolore dalla periferia alla corteccia cerebrale e le vie discendenti, responsabili delle risposte neuronali dalla corteccia alle strutture periferiche allo stimolo doloroso. Inoltre, tale processo interessa anche i neuroni appartenenti al sistema limbico implicati nelle componenti emotive del dolore (il dolore cronico è spesso associato a depressione).

Un futuro positivo per chi soffre di emicrania

Tra le terapie non farmacologiche per le forme croniche/frequenti di cefalea e emicrania la  TMS ha dimostrato un efficacia elevata (livello di evidenza I) negli studi clinici su larga scala. Infatti è stato visto che nella maggior parte dei pazienti il trattamento con TMS (diversi protocolli) si è dimostrato superiore al placebo e comparabile ai farmaci tradizionali nel ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi. Rispetto ad altre patologie trattate con la TMS l’azione sul dolore è abbastanza rapida e richiede circa 8-10 sedute consecutive per instaurarsi. Dopo tale periodo le sedute vengono diradate e personalizzate sul paziente allo scopo di trovare una frequenza minima che garantisca il mantenimento del risultato. Il protocollo è rapido (circa 10 minuti) ed indolore. Il paziente che desidera sottoporsi al trattamento deve essere già in possesso della documentazione che escluda forme secondarie di cefalea (solitamente una visita neurologica e un esame radiologico-TC o risonanza magnetica) che verrà esaminata dallo specialista neurologo. Dopo la visita neurologica verrà chiesto al paziente di compilare un diario della cefalea durante tutto il trattamento per valutare l’efficacia della terapia. Il trattamento può essere praticato sia nel caso il paziente stia già assumendo una terapia preventiva che in assenza di terapia.

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30/6/2023
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