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Danni della cocaina sul cervello e i neuroni

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La cocaina è una sostanza stupefacente che viene consumata in diverse forme. Si tratta di un alcaloide contenuto nelle foglie della pianta di coca che anticamente veniva usato come anestetico locale, ma durante l’età moderna è stato ben presto impiegato per gli scopi oggi noti e fin troppo diffusi.


 L’abuso di cocaina, infatti, può provocare danni non solo al sistema cardiocircolatorio, ma anche al cervello e ai neuroni compromettendo potenzialmente le funzioni cognitive.

Come funziona la cocaina

La cocaina è una sostanza che agisce sul sistema di ricaptazione della dopamina (un neurotrasmettitore coinvolto nel sistema del piacere e della ricompensa a livello del sistema nervoso centrale. Sono coinvolti nell’azione della cocaina non solo i lobi frontali (sede dei processi decisionali), il controllo dell’umore, dell’inibizione e dei comportamenti impulsivi.

 Le conseguenze a breve termine a livello psicologico sono la presenza di uno stato di euforia e di energia psicofisica aumentata, diminuzione del bisogno di sonno e cibo, aumento della velocità e del tono dell’eloquio con un miglioramento delle prestazioni psicomotorie; inoltre è opportuno ricordare che, talvolta, è possibile registrare un miglioramento della concentrazione, riduzione del senso di fatica, aumento della libido e della lucidità di pensiero. Dal punto di vista fisico, invece, si possono verificare aumento della frequenza cardiaca, calo dell’appetito, aumento del ritmo respiratorio e della temperatura corporea.

 È opportuno ricordare che l’intensità dei sintomi possono variare in maniera spesso significativa in base a differenti aspetti, tra cui la dose assunta, la modalità di assunzione (se fumata o iniettata in via endovenosa gli effetti sono istantanei) e l’eventuale assuefazione.

Le conseguenze dell’abuso cronico di cocaina

Le conseguenze a lungo termine dell’abuso di cocaina a livello psicologico possono essere l’aumento della tolleranza soprattutto per gli effetti euforici, un generale decadimento delle condizioni fisiche e psicologiche del soggetto, irritabilità, irrequietezza, paranoia e disturbi dell’umore.

 Dal punto di vista cognitivo, si può verificare un deficit della concentrazione, della memoria o dell’attenzione. Al tempo stesso è possibile registrare una diminuzione della densità della sostanza grigia in alcune aree cerebrali tra cui la corteccia prefrontale (PFC) orbito-frontale (OFC), corteccia temporale superiore e la cingolata anteriore ACC. Inoltre, a 10 giorni dalla cessazione dell’uso di cocaina, il metabolismo appare nettamente ridotto, mentre – dopo 100 giorni – di non uso della sostanza, il metabolismo non presenta ancora normali livelli di flusso sanguigno.

Diminuzione della funzionalità celebrale

Inoltre, l’uso cronico e prolungato di cocaina può portare ad una diminuzione della funzionalità cerebrale e, in particolare, ad alterazioni a livello cognitivo, emotivo e comportamentale tra cui:

  • alterazione dei processi decisionali e di problem solving;
  • regolazione del comportamento e della convivenza sociale;
  • apatia, mancanza di iniziative spontanee;
  • problemi inibitori e rigidità comportamentale;
  • facilità a distrarsi accompagnata da una scarsa flessibilità cognitiva;
  • problemi nell’organizzazione e pianificazione del comportamento;

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Se sei alla ricerca di una soluzione che possa aiutarti a riprendere in mano la tua vita e ridurre le conseguenze dell’abuso da cocaina rTMS Italia è a tua disposizione. Nelle due sedi di Milano, Roma Cagliari l’equipe medica, grazie ad un’alta specializzazione e al supporto di macchinari all’avanguardia, pratica la TMS (stimolazione magnetica transcranica): si tratta di un trattamento non invasivo, indolore e senza l’utilizzo di farmaci.

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30/6/2023
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